Sarò onesto, non ho visto tutta la partita ma solo parti, in particolare del secondo tempo.
Mi limiterò a commentare ciò che ho visto, che non è stato tanto ma sufficiente.
Il risultato, alla fin fine non è proprio uno dei peggiori. Sarebbe stato peggio perdere, ad esempio, 1 a 0.
E' vero che in nessuna competizione occorra mai sottovalutare l'avversario, perchè se qualcuno arriva agli ottavi di Champions, sicuramente non è accaduto per un errore o uno strano gioco del destino.
Ma.... e qui veniamo alle note dolenti, anche stasera come a Napoli, come a San Siro (ma in realtà anche come in casa con il Barcellona, a Firenze, con il Crotone, con il Benevento giusto per citarne alcune) si è vista una squadra lontana anni luce dalla struttura potente, compatta e terrorizzante che abbiamo ammirato nel periodo d'oro di questa strada.
Il che ci fa dire che, anche passando gli ottavi per qualche strano incastro del destino, è evidente che questa squadra sia alla fine di un ciclo. Forse Agnelli lo ha capito e per questo motivo ha puntato decisamente su Pirlo come allenatore. Che vi dirò, continuo a ritenere molto, molto poco responsabile della situazione.
La realtà è che la squadra è stata assemblata male. E con gli infortuni recenti (Cuadrado e Arthur su tutti), la pochezza di alcune zone del campo e di alcuni ruoli è disarmante.
Troppi giocatori sembrano aver esaurito energie, dinamismo, voglia, lucidità e cattiveria. Stasera ho giusto visto un Alex Sandro, parente sbiadito del bel giocatore ammirato solo un paio di anni fa. Betancur è in evidente difficoltà, soprattutto quando viene chiamato a giocare da play. La verità è che le promesse erano di diventare uno dei più grandi centrocampisti del mondo mentre si sta rivelando solo un buon giocatore che può dare il suo contributo ma a cui non di può chiedere di illuminare o guidare una squadra. L'errore al primo minuto è, inoltre, imbarazzante. E non è capitato a caso in quanto in troppe partite ha rischiato la frittata.
McKennie mi è sembrato (come in varie partite a questa parte) in fase discendente come Morata, nei pochi minuti in cui ha giocato. Kuluseski è ancora troppo acerbo per poter fare la differenza.
Insomma una squadra che sta ottenendo quello che effettivamente è stata costruita a fare. Ovvero da comprimaria. In campionato e in coppa. In cui non credo andrà da nessuna parte. Forse scavallerà gli ottavi ma dubito che nel momento in cui incrocerà squadre come PSG, Real, Manchester City o Bayern possa giocare alla pari. Nel calcio la fortuna c'è ma è una componente limitata. Alla fine i valori arrivano.
E quindi chi è responsabile di questo decadimento e queste brutte figure? Io, passando il tempo, trovo una risposta sempre più convincente. E la risposta sta in chi prende le decisioni di mercato della squadra. E quindi Paratici. Che dopo l'affair Ronaldo (operazione top, che rifarei se potessi) non ne ha azzecata una. O quasi.
Strapagando giocatori sopravvalutati (Bernardeschi su tutti ma anche Ramsey, Rabiot) e svendendo giocatori che potevano tornare utili alla causa. O meglio, non cogliendo le occasioni che si presentavano. Ho visto un paio di azioni del Borussia Dortmund a casa del Siviglia e pensare che i tedeschi si sono portati a casa il norvegese per circa una quarantina di milioni di euro fra cartellino e costi di agente.... mi piange il cuore. Un'ira di Dio.
La realtà è che tutti i giocatori devono dare il massimo. E questo nella Juve non sta succedendo. E la squadra vive nell'equivoco di quale sia veramente la sua anima: cinica? spettacolo? tattica? agonismo? gioco champagne? tiki-taka? o cosa?
Ronaldo oggi sembrava dire "Ma dove c...o sono finito a giocare?" E onestamente, per quanto abbia giocato male (per quello che ho visto) non ha proprio tutti i torti.
Insomma, torniamo a Torino ridimensionati, soprattutto nel morale. E se due indizi fanno quasi una prova, la prestazione sbagliata di Napoli e di oggi hanno sicuramente delle motivazioni. Che forse da fuori lo spogliatoio non riusciamo a capire.
Malumori dovuti a disaccordi? Chissà.
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