lunedì 19 aprile 2021

Juventus: stato attuale.

Si doveva arrivare alla fine, prima o poi. Che tutte le cose inizino e poi finiscano è una legge della natura e ancor di più dello sport.

Non staremo a stracciarci le vesti perchè questo è successo. Dopo 9 anni di scudetti consecutivi, il decimo non arriverà. Se fino ad ieri c'era un flebile, debolissimo lumicino acceso che continuava a bruciare, oggi ci ritroviamo con lo sguardo già proiettato per una nuova ripartenza.

Quello che preoccupa è che l'anno non è andato bene (Champions svanita ancora una volta uscendo con una squadra sulla carta decisamente meno titolata, frutto di un approccio alla doppia sfida un'altra volta non all'altezza e Campionato perso) ma corriamo il rischio che vada peggio. E corriamo il rischio che sia un disastro.

Disastro che si materializzerebbe nel caso in cui la Vecchia Signora non riuscisse a qualificarsi per la prossima Champions League. Evento fino a ieri appena accennato, evento oggi tutt'altro che remoto.

La classifica parla chiaro.
In testa vi è l'Inter, ormai irraggiungibile. Solo un suicidio collettivo onestamente totalmente improbabile dei neroazzurri consentirebbe a chi sta dietro di recuperare. 9 punti sulla seconda sono una enormità a questo punto del campionato, con sole 7 partite da giocare. Con 21 punti in palio significherebbe che l'Inter deve perdere almeno 3 partite e chi sta dietro deve vincerle tutte. Va beh....

La zona calda è tra il 2° e il 4° posto. Abbiamo 5 squadre per 3 posti. Racchiuse in 8 punti. La Juventus, dopo la sconfitta a Bergamo di ieri, è scivolata al 4° posto, scavalcata proprio dall'Atalanta. Altro che recuperare lo scudetto. Qui il problema è entrare nelle prime 4.
Perchè?

Perchè ancora una volta la squadra ha mostrato dei limiti spaventosi in fatto di compattezza e di fluidità di gioco. Una partita storta capita e non è da farne un dramma, ma la Juventus quest'anno è assolutamente assodato abbia delle carenze strutturali enormi (responsabilità di chi ha costruito la squadra o meglio de-costruito) unite ad un approccio mentale e agonistico alla partita da squadra di media classifica.

Ed è questo ultimo punto che forse fa più male. Si può perdere, ma dando l'idea di essere una squadra, di metterci cuore, di far vibrare il tifoso di ardore almeno per qualche minuto.

Questo invece non c'è. L'evidenza è che la squadra è al disarmo. Si vede ormai lontano un miglio che non ci sono motivazioni convinte ma solo motivazioni imposte dalla situazione e dai contratti. Si gioca e ci si impegna ma manca quel "plus", quel qualcosa in più che parte da dentro, da delle motivazioni interiori. Sono troppi i giocatori in condizioni psico-fisiche precarie.

Vedere ieri Dybala traccheggiare spaurito per il campo è stato uno strazio. Non che sia un "J'Accuse" al giocatore. La sua forma fisica è precaria, l'ambiente non aiuta, il suo rapporto con la società è ai minimi storici. Di certo i limiti caratteriali dell'uomo sono stati evidenti anche in altri momenti, anche se considero il giocatore uno dei talenti più cristallini giunti a Torino.
Ma se proprio dobbiamo usare un metro di misura, io ricordo ai tifosi il carisma di un Carlitos Tevez per dare un esempio. Un giocatore che non pensavi mai stesse rimuginando sul fatto che la squadra preferisse lui o un altro come stella della squadra.

Pirlo.... Pirlo ha fatto il suo. Io mi aspettavo qualcosa in più, devo essere onesto. Mi aspettavo una squadra più compatta, soprattutto a centrocampo. Mi aspettavo una squadra che avesse più soluzioni di gioco. Non me lo aspettavo a settembre o ottobre ma ad aprile mi aspettavo di vedere qualche trama, qualche processo di gioco assimilato dai giocatori.

E' evidente che la squadra non li ha. I giocatori non giocano quasi mai a 1 tocco. Se non quando c'è lo scolastico scarico per alleggerire il portatore di palla. Porto il pallone, vedo il compagno libero che mi viene incontro, do la palla e il mio compagno, di prima, restituisce la palla addosso. "Scarico". Serve per movimentare il gioco mentre la squadra prepara qualche soluzione improvvisa in cui qualcuno si smarca o si butta nello spazio.

Ed è proprio questo che manca. Non ci sono giocatori che si buttano negli spazi. Non ci sono passaggi rapidi da una zona del campo all'altra. E soprattutto non ci sono aperture. Cosa è una apertura? Una apertura è un improvviso cambio di gioco che porta il pallone con un lancio da una parte del campo ad un'altra decisamente lontana. Si sta palleggiando sul lato destro del campo? Una apertura porta il pallone da li alla parte opposta, dove si troverà l'esterno sinistro completamente libero. Con un solo lancio.

La Juventus non lo fa mai. I suoi centrocampisti hanno dei limiti in questi senso pazzeschi e questo è uno dei grandi problemi della squadra. Non c'è profondità. Ci sono solo due direttrici: una che passa dal dare la palla a destra a Cuadrado che se salta l'uomo (e lo fa) fa un cross in mezzo all'area. E l'latra direttrice passa da Chiesa che prova a buttarsi negli spazi con il suo vigore agonistico.

Però non abbiamo il centroavanti adatto per ricevere i cross alti. E spesso giochiamo senza nessuno che occupi l'area.

Difetti di creazione della squadra. Talmente evidenti che non si capisce come dirigenti di quel livello possano aver fatto degli errori.

La chiudiamo qui. Senza analizzare altro. Questo è più che sufficiente.

Dispiacciono le ultime parole di Pirlo, cosa che mi porterà a non guardare più le prossime partite. Cioè che si è stati sfortunati e si è perso per sfortuna. Ho gioito quando Sarri è stato mandato via per le cazzate che diceva durante le conferenze stampa. Pirlo è stato sempre sobrio e dignitoso nelle sue conferenze. Da qualche settimana sta sbagliando la strategia comunicative e arrivano le prime, deludenti, gaffes. 
Un allenatore come si deve non parla mai di episodi sfortunati. Perchè il calcio E' FATTO DI EPISODI. E quando si sbaglia non è sfortuna. Quando si prende un palo non è sfortuna! Si è calciato male.
Perchè se si calciava bene, il pallone andava dentro.
Quando si prende un goal alla fine della partita, non è sfortuna. C'è stato qualche errore difensivo. O di un giocatore o di tutto un reparto.

Fine.

Chiudiamo l'anno così. Sperando solo che si riesca ad arrivare fra le prima 4. Cosa, visto come giochiamo e visti i malumori e la poca serenità dell'ambiente, tutt'altro che scontata.
La squadra deve smettere di pensare di essere una BIG e giocare con l'atteggiamento da provinciale. Portando a casa i punti. Perchè senza la prossima Champions, sarà un disastro anche per le casse.

Che già sono disastrate da una gestione amministrativa non all'altezza da parte di Paratici. Che va assolutamente epurato perchè la sua gestione è palese faccia acqua da tutte le parti. I trofei e le vittorie sono arrivate per inerzia. Perchè la squadra veniva da un impianto prima mentale e poi agonistico forte. Un patrimonio che è stato sperperato.

Lo scudetto lo si poteva perdere. Ci stava. Ma qui si è persa la leadership di squadra vincente. E questo è ciò che più dispiace.

Fino alla fine, forza Juventus.