venerdì 15 gennaio 2021

Quale è il reale valore del centrocampo della Juventus di Pirlo?

Ho visto in azione mister Pirlo quando era lui il fulcro del centrocampo della Juventus, all'inizio di quella era di dominio che (in ogni caso) dura tutt'ora.

Lo ricordiamo quel centrocampo? Pirlo a dirigere, Vidal a fare il guastatore e incursionista, Marchisio a dettare equilibri e baricentri, Pogba a innestare imprevedibilità e colpi di genio.

Tasso tecnico? Spaziale.
Tasso agonistico? Totale.
Affidabilità? Come stare tra le braccia di una mamma.

Un centrocampo di qualità, che aggrediva, copriva li spazi, fungeva da barriera, inventava.
Un centrocampo come dovrebbe essere.

Oggi, se ben guardiamo, i singoli che fanno parte del centrocampo juventino non sono malvagi presi uno per uno. Anzi. Sono presenti talento e tasso tecnico oltre la media.
E' presente anche agonismo e determinazione (a Rabiot e Bentancur non gli si può certo rimproverare la grinta).

E allora?
Allora abbiamo che la somma dei singoli non sempre fa il tutto. O, più semplicemente, che un gruppo di giocatori non sempre si amalgamo alla perfezione.
Per vari motivi.

Potrebbe essere perchè inseriti in un contesto sbagliato oppure perchè contemporaneamente si trovano in un periodo di scarsa forma fisica o, peggio ancora, mentale.

Il centrocampo attuale della Juve è un'opera incompleta. E infatti non si riesce ancora a definire la struttura con esattezza. C'è l'equivoco della presenza/assenza di un playmaker di ruolo. Arthur non sembra aver ancora raccolto appieno questa investitura. E' un ottimo giocatore con la palla tra i piedi, ma (da lontano) sembra manchi di una leadership totale e soprattutto ha notevoli carenze sulla capacità di alternare gioco/corto e gioco/lungo. Inoltre la sua capacità di ordine può essere incrementare e questo è un fattore esclusivamente mentale. Mentre sono sicuro che affiancato da una buona orchestra potrebbe migliorare la fase di interdizione.

Bentancur? Stilisticamente è un giocatore che mi piace moltissimo. Elegante, sudamericano nella garra e nella grinta, ha ottime doti tecniche. In effetti non sembra avere niente che non va. Forse talvolta è troppo irruente ed è superficiale nel leggere i momenti della partita in cui affondare le entrate dure e i momenti in cui si può anche tirare su il piede dall'acceleratore. Ma non è questo il punto. Forse il suo problema è l'equivoco tattico. Si gioca a due o a tre? Sono play davanti alla difesa o mezz'ala? Secondo me in un centrocampo più definito, lui il posto se lo ritaglia.

Rabiot? Non so. Questo giocatore ancora non l'ho capito appieno. Sicuramente strapagato per quello che vale e che ha dimostrato. Sembra sempre un "tra poco vi faccio vedere cosa so fare" ma non l'ho fa mai. Non è scarso. Gli ho visto fare dei recuperi senza far fallo come mai ho visto. E' fisico ma con ottimi piedi. Eppure anche lui difetta di personalità. Sembrerebbe che possa dare il meglio all'interno di un centrocampo di personalità, in cui qualcun altro si carica sulle spalle la responsabilità.

Ramsey? Ecco qui un altro stipendio che secondo è sproporzionato rispetto ai valori. Io non l'ho mai visto giocare quando stava all'Arsenal ma in 2 anni, onestamente, mi ha deluso alquanto. A parte la fragilità fisica che è comunque eccessiva, sembra sempre che non sia in condizione. Certo, è probabilmente a livello tattico il giocatore bianconero di centrocampo con più fosforo. Quello che trova meglio la posizione in campo e che sa adattarsi alle varie situazioni della partita. Nel suo caso il problema non mi sembra essere personale quanto di tenuta atletica e quindi di continuità.

Per ultimo ecco il giovane McKennie. Di lui possiamo dire che è stato una piccola sorpresa e di certo è il giocatore che in tutto il reparto ha convinto di più. Qualche ovvio passaggio a vuoto dovuto al cambio di nazione e alla giovane età ma in generale è sempre stato un giocatore che ci ha messo cuore ma anche grinta. E che comunque sa buttarsi negli spazi e attaccare la profondità come solo il gallese Ramsey sa fare.

Quindi? Secondo me c'è un equivoco tattico di fondo di come la squadra doveva giocare all'inizio. Come, purtroppo spesso accade nel calcio moderno, alcuni giocatori arrivano non perchè funzionali ad un progetto tecnico ma per opportunità di mercato, per bravura degli intermediari e per motivi di bilancio (vedi scambio Arthur / Pjianic).

Questo equivoco di fondo (si gioca con un play fisso e due mezze ali oppure con due interni di centrocampo?) è deleterio alla creazione di un centrocampo solido.

La Juve gioca bene ma poi ha dei momenti in cui si vede manca la gestione della partita. Il centrocampo diventa evanescente e perde il controllo del territorio. Cosa che non deve mai accadere.

La soluzione? Non so. E' difficile perchè la squadra fa pochi allenamenti tecnici ed è sempre sulla giostra di una qualche partita oppure di una pausa per le nazionali. Se a questo ci aggiungiamo i prevedibili infortuni muscolari che nel calcio moderno sono (purtroppo) ormai la norma e non l'eccezione. Se a questo ci aggiungiamo la variabile coronavirus che incombe minacciosa sulle squadre creando problemi ulteriori di disponibilità di persona ma anche di serenità mentale, il quadro è fatto.

Di sicuro, occorrerebbe decidere bene su chi puntare. Non si sa quale è il centrocampo titolare. Arrivati a metà anno, questo occorrerebbe definirlo. La partita clou di domenica con i rivali neroazzurri ce lo dirà.

Forza Juventus.

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