Questo è quanto i giornali e gli "esperti" del settore hanno sempre sostenuto. Che un pò è vero e un pò è forzato.
D'altronde nella comunicazione televisiva tutto è veloce e tutto deve essere semplificato e ridotto a "slogan".
Così la Juventus targata Pirlo viene, per così dire, etichettata e dipinta di questa vernice di "EUROPEITA'" che fa il paio con il calcio liquido di Pirlo, oppure con l'idea che lo schema sia di continuo attacco e pressione.
Si vincono partite e si va alle stelle: "Pirlo un genio", "Juve nel futuro". Poi si perdono delle partite e si va nel fango: "Pirlo non può allenare", "E' stato un grande calciatore ma ora basta". E così via.
2. Pirlo è decisamente un bravo allenatore. Punto. Un allenatore non bravo già da mese sarebbe esploso per la pressione mediatica che è ovvio ci sia sulla guida tecnica di una squadra come la Juventus. Un allenatore non all'altezza sarebbe già stato messo alla porta non dalla società ma dagli stessi giocatori. Se riavvolgiamo il nastro, vedremo che Sarri è stato (di base) delegittimato dagli stessi giocatori. Per quanto la società, per immagine, lo abbia coperto fino alla fine.
3. Essere dei bravi allenatori non vuol dire non sbagliare mai. Nessuno calciatore NON SBAGLIA MAI. E' una assurdità. Steccano gli alieni e i fuoriclasse (CR7 e Messi oggi; Zidane, Del Piero e Ronaldo-il-fenomeno ieri; Platini, Maradona o Zico l'altro ieri.) e steccano allenatori, portieri, attaccanti e arbitri. Magari sarebbe saggio esprimere una critica valutando però sempre i risultati e le cifre complessive.
La Juventus non era una squadra "fluida" prima e non è una squadra catenacciara adesso.
I numeri ci dicono che i bianconeri hanno la miglior difesa del campionato. Ma se analizziamo bene i numeri vediamo che i goal subiti sono molto, molto più alti degli anni scorsi (lasciando perdere l'esame dell'annata di Sarri). E' solo che le altre squadre fanno peggio. Qualcuno ha dato la colpa all'assenza di pubblico negli stadi. Può darsi che questi vuoti negli spalti portino un pò di deconcentrazione ma ritengo che più responsabilità sia da imputare ad un cambio di atteggiamento generale delle squadre.
E ad un modo di difendere diverso dal passato.
Di sicuro la Juventus ha nella sua difesa dei fenomeni. DeLigt è esattamente quello che si pensava di prendere. Un campione assoluto. Giovanissimo eppure già in modalità "vecchio". Essere compagno di squadra di volpi come Chiellini, Buffon e Bonucci non può che essere un continuo aiuto. Demiral è un giocatore con ottime potenzialità. Ruvido ma con a fianco una guida ha tutti i numeri per dare il suo contributo. Bonucci e Chiellini sono il DNA della Juve degli ultimi anni. E per quanto Leo non sia il miglior marcatore che si sia visto sui campi da calcio (tutt'altro) è innegabile che abbia da insegnare. Di Giorgione non dico niente, visto che se c'è un giocatore che farà perdere juventinità alla squadra quando andrà via sarà lui.
Ma una buona difesa non è costituita solo da buoni difensori. Difendere è un concetto di squadra. Che inizia dal primo attaccante per passare soprattutto all'attività di filtro del centrocampo.
E difendere bene non è una questione di posizionamento (442 o 352 e altre stupidaggini così...) ma di risposta atletica, di movimenti giusti, di concentrazione e di grinta nei contrasti.
La Juventus prende meno goal non perchè difenda meglio. Ma perchè gioca meglio. Giocando peggio.
Cioè ricordandosi che il calcio è tante cose. Non solo passaggi leggeri, tocchi di tacco e tiki-taka. Il calcio è dinamismo, è velocità, aggressività, aiuto al compagno di squadra e tanto altro.
Forse a qualcuno è sfuggito che si sta facendo il matrimonio con i fichi secchi. Ovvero in un calendario fitto, senza una adeguata preparazione pre-campionato e con moltissime partite una dietro l'altra, Pirlo ha dovuto anche gestire assenze importanti e giocatori con evidenti cali di forma.
Gestire questi periodi e farsi trovare pronti al momento giusto è l'abilità maggiore.
Direi quindi che il merito di questa difesa tornata a essere insuperabile non sia tanto chi gioca (tutti fanno bene) o come ci si difende. Ma lo spirito e la voglia. E l'attenzione.
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