lunedì 19 agosto 2013

Pagellone di Juventus-Lazio, gara di supercoppa italiana

Prova ultramodo convincente della Juventus della partita di assegnazione della supercoppa italiana fra la vincente dell'ultimo campionato, la vecchia Signora, e la vincente dell'ultima coppa Italia, la Lazio.
Dinnanzi ad un risultato così netto e rotondo, confortato da una prestazione impeccabile nell'applicazione e nella concentrazione, qualcuno potrebbe pensare che sia stata una serata facile e una partita con grado di difficoltà basso.
Ma i risultati, seppur netti, devono sempre essere interpretati. E compresi.
E solo chi è abbastanza intelligente da comprenderli può perpetuarli (se ha vinto!) o rimediarli (se ha perso!).

Ecco il pagellone:

JUVENTUS - 8:
la squadra risponde presente all'appello alla prima e vera partita ufficiale della stagione. Questo fatto da solo basterebbe a giustificare l'alto voto ai bianconeri. Essendo ancora in zona di scarico degli allenamenti duri pre-campionato, non tutti erano al punto giusto e il gioco non era, ovviamente super-fluido. Ma non era questo ciò che adesso contava. Ciò che contava era dimostrare che la squadra ci fosse, che fosse compatta, determinata e concentrata.
La Lazio si è presentata per quello che ci si aspettava. Una squadra ostica, con buone individualità e una precisa identità tattica. Facile dire con il senno e il risultato di poi che è stato facile.
Quindi onore al merito alla Juventus. Se prosegue con questo atteggiamento (lottare sui palloni, concentrati sulle dinamiche della partita, compatti dietro le indicazioni dell'allenatore) si andrà lontano. Molto lontano. Quanto lontano vedremo.

LAZIO - 5,5:
ho visto altri giornali strapazzare un pò la Lazio nei voti. Ovviamente la Lazio ha sbagliato e alcuni errori tattici e di piazzamento dei giocatori sono apparsi evidenti. Ma è sempre difficile dire dove inizino i meriti altrui e finiscano i demeriti propri. L'insufficienza c'è. Soprattutto per l'entità della sconfitta che lascia sempre molto amaro in bocca ai tifosi e che doveva essere evitato. Si può perdere ma con 4 goal al passivo e 0 all'attivo è dura. Però la Lazio non è stata una squadra cuscinetto. Dinnanzi ha trovato la squadra più forte d'Italia in questo momento e ormai una delle squadre più quadrate e forti d'Europa. I biancocelesti si sono disposti bene e mostravano di avere gamba. Sicuramente è mancata qualche individualità (vedi Hernanes e in parte anche Klose) ma fino al goal della Juventus la squadra romana era in campo e nessun tifoso juventino dormiva sonni tranquilli.
Poi il black-out della ripresa. Calo di tensione o semplicemente mostruosa accellerata della Juventus.....
Il campionato ci dirà. Per ora rimandata a settembre.

PARTITA - 7,5:
partita bella da vedere con giocatori desiderosi di fare bella figura. Nessun attendismo o tatticismo eccessivo. Dal punto di vista dell'intensità e agonismo partita da 9. Qualche sbavatura di troppo nelle giocate singole e qualche giocatore non ancora al top della forma ridimensionano la qualità complessiva della gara.
BUFFON - 7:
concentrato e pronto all'intervento quando chiamato in causa. Sicuro (ma questa non è una novità!) da sicurezza al reparto e con il suo carisma da sempre qualcosa a tutta la squadra. SENATORE A VITA.

BARZAGLI - 7:
qualcuno diceva che non doveva essere della partita. Accidenti.... Non ci sono più aggettivi per descrivere le prestazioni di un giocatore che è, per me, un vero top player (anche se odio questa parola). Partita maiuscola nonostante l'evidente ritardo di preparazione e la poca fluidità dei movimenti. Senso della posizione, pulizia degli interventi, precisione e tempismo. CLONATELO.

BONUCCI - 6,5:
sono uno di quelli che nei suoi primi tempi alla Juve storceva il naso. Lo ammetto. Ma quello di oggi non è più il Bonucci di allora. Senza fronzoli, assoluto perno della difesa, insieme ai suoi "compagni di merende" fa strage di attaccanti. E' dentro un meccanismo che funziona. Merito anche suo, per carità. INGRANAGGIO.

CHIELLINI - 7,5:
mezzo punto in più per il goal. Fatto di destro per di più. Sembrava Paolo Rossi, per citarne uno. Ma il meglio il Giorgione lo da in difesa. Lotta, sbuffa, rincorre, imposta, sgomita. Io un giocatore così lo vorrei sempre. Non è un top player, di più. Perchè fa spogliatoio, rende grandi i giocatori a cui tremano le gambe in certi momenti. Il calcio è anche Giorgio Chiellini e non solo finte e colpi di tacco. La prova è cosa succede alle squadre che non hanno un Giorgio Chiellini (vedi Lazio ieri). KING KONG.

LICHSTEINER - 8:
anche per lui mezzo punto in più per il goal. In ogni caso prestazione di qualità e quantità. Ieri divise al 50%. Spinge sulla fascia come un ossesso ma ci mette dentro un'intenzione che spacca la Lazio. Per fermare il pendolino svizzero di ieri sera serviva un cecchino sugli spalti. E non siamo sicuri. Fraseggia, fa e disfa. Fa arrabbiare Conte perchè probabilmente, trascinato dall'entusiamo, non rispetta alcune indicazioni del tecnico. Ma questa è forse una qualità perchè vince chi ci mette il cuore, oltre alle gambe. L'azione del suo goal è una gemma e va riconosciuta anche la freddezza dinnanzi al portiere. CORAZZATA POTEMKIN.

VIDAL - 8:
questo giocatore continua a stupire i suoi tifosi. Se continua di questo passo diventerà il centrocampista più forte al mondo e un mito per tutto il popolo bianconero. Parliamo di qualcosa al livello di "semidio" o robe del genere. King Arthur fa diga a centrocampo ma ha i piedi buoni, dribla e imposta. Rincorre gli avversari e si lancia in takle per rubargli la palla con una grinta e una determinazione incredibili. Ma dosa i tempi di gioco: accellera e rallenta. E si propone e conclude.
Ieri Vidal ha dato per l'ennesima volta sostanza ad un centrocampo che sembra popolato da centinaia di maglie bianconere. Questo per gli avversari. Non è ancora al top. Ma sebbene non segni, lascia a disposizione dei palati fini 2 o 3 giocate che valgono tutta la partita. GUERRIERO.

PIRLO - 6,5:
Andrea non si discute. E' il faro di questa squadra. Anche quando non fa niente o fa poco. Un allenatore lo sa. Ci sono giocatori che per il fatto stesso di essere in campo danno un valore aggiunto alla squadra. Ieri Pirlo non ci ha ancora mostrato il meglio del repertorio e ha mostrato di essere ancora in ritardo di condizione. E forse per questo limita le sue giocate per intenditore. Ma il gioco fluisce e ciò va imputato al play juventino. ILLUMINAZIONE PERPETUA.

MARCHISIO - s.v.:
la voglia c'era, già si intuiva in 2 o 3 sgroppate delle sue. Anche perchè sembra che abbia voglia di dimostrare che lui c'è e che la Juve è dove è ci sono anche meriti suoi e non pochi. Si infortunia. Dispiace. Anche perchè vorremmo che questa sua voglia di rivalsa sia un aiuto e non un peso. Claudio non deve dimostrare niente a nessuno. Meno che a se stesso. Deve solo giocare come sa. Per ora un bocca al lupo di pronta guarigione. SFORTUNATO.

POGBA - 7,5:
mezzo punto in più per il goal. Forse anche 1 punto in più per il goal. Per come è avvenuto (in campo da pochi minuti) e per la bellezza (rapidità di pensiero e di gamba, mica pasta e fichi).
Paul entra in campo e sembra assolutamente far parte del progetto bianconero ed essere integrato negli schemi. Danza leggero ma con una forza fisica spaventosa. I numeri il ragazzo ce li ha tutti. Dipende da lui e solo da lui e da come si gestirà. Se avrà pazienza, se non sbufferà quando non gioca, se rimarrà concentrato sui suoi mezzi per farli esplodere quando gioca (come ieri), non ci sono dubbi che il domani sarà suo. Forse con i colori bianconeri addosso. CERTEZZA ASSOLUTA.

ASAMOAH - 6:
il ghanese dimostra di essere in palla. Corre e difende. Si posiziona in modo perfetto e non fa neanche una sbavatura. Quindi sufficienza piena. Ma come è già accaduto nel passato forse sembra difettare, in qualche frangente, di personalità. A nessun giocatore piace rischiare. Ed è molto più semplice svolgere il compitino. E se lo fai va anche bene. Ma le partite si vincono anche con l'ardore e con il coraggio. Asamoah non tira mai indietro la gamba e la grinta la mette. Ma l'ardore è anche qualche volta semplice tempesta emotiva per cui vai, inventi qualcosa, ti proponi, rompi gli schemi e così via. E se qualcuno non avesse ancora capito cosa si intende per ardore si riveda la partita di Lichsteiner di ieri ad esempio. Se Kwadwo prendesse quel tipo di approccio al suo gioco, con i suoi numeri fisici e tecnici, avremmo un uragano sulla fascia sinistra. POTENZIALE INESPRESSO.

 VUCINIC - 6,5:
a me Mirko piace sempre. Anche quando gioca male. E' uno di quei giocatori (come Chiellini) che danno un senso al gioco del calcio. Ieri ha anche giocato bene, nonostante anche lui non sia minimamente neanche vicino al suo stato di forma. Ma ha corso e rincorso gli avversari alla faccia di chi dice che gioca in pantofole. Evidentemente non guardiamo la stessa partita. O, come penso io, si comportano come quegli insegnanti che una volta che hanno deciso che sei un somaro, non cambiano idea neppure dinnanzi all'evidenza. Ieri il suo colpo di tacco per Lichsteiner valeva come un goal. SI è mosso, non sempre in modo lucido, ma ha dato sostanza ed imprevidibilità all'attacco. INVENTORE.

TEVEZ - 7:
ero curioso di vedere l'apache in azione con la casacca bianconera. La forma è approssimativa in quanto si vede che i muscoli sono affaticati e poco reattivi. Ma Carlitos è promosso a pieno voti con mezzo punto in più per il goal. Che ben venga anche quando inutile perchè da morale e facilita le cose. Tevez è ancora non completamente dentro gli automatismi della Juventus e del gioco di Conte ma sarebbe da folli pensare che un mese basti. Per ora va bene così. RAPACE.

CACERES - s.v.:
Martin entra e fa il suo. Dimostra diligenza ma la partita è già decisa e non possiamo dire oltre. Aspettiamo altre prove.

OGBONNA - s.v.:
stesso discorso di Caceres. Ingiudicabile.   

CONTE: 8
generale indiscusso del suo esercito. Lavora bene durante gli allenamenti e nelle gare ufficiali il risultato si vede. Il suo impeto e la sua grinta sono garanzia di altri successi e vittorie. AMMIRAGLIO

 
Ecco invece i voti dei giocatori laziali.

MARCHETTI: 6
di più ieri non poteva fare. Voto di stima.

CAVANDA: 5,5
si sbatte con Asamoah che gli concede spazio. Ogni tanto sembra un pò confuso ma ci mette gamba e impegno.

BIAVA: 4,5
serata da incubo per il difensore laziale. Si divide le colpe di un settore centrale biancoceleste che nella ripresa fa acqua da tutte le parti.

DIAS: 4
rude e falloso in qualche frangente. Vale lo stesso discorso di Biava.

RADU: 5
si vede nel primo tempo e poi sparisce. Disintegrato da Lichsteiner.

BIGLIA: 5,5
tutto sommato volitiva e non completamente negativa la prova del neo-acquisto argentino. Ma ieri il centrocampo laziale non può raggiungere la sufficienza considerata tutta la partita.

LEDESMA: 4,5
dove era ieri sera Cristian? Nessun filtro, poco dinamismo, nessun passaggio illuminante. Serataccia.

HERNANES: 4,5
il vero assente. Il giocatore è di qualità assoluta e non si discute ma anche in una serata storta non si può essere così evanescenti. Non con i suoi numeri. Colpevole più di altri.

CANDREVA: 6,5
l'unico a salvarsi veramente nella Lazio. Se leggiamo il commento ad Hernanes per lo meno si comprende quale possa essere l'atteggiamento di un campione dinnanzi ad una partita in cui la tua squadra soffre lo strapotere dell'avversario. Ci prova, sbatte, tira, sbaglia ma ci mette il cuore. Alla fine le gambe cedono. Ma sarà un grande anno per lui.

LULIC: 6
anche lui si salva dal naufragio. Corre sulla fascia e si impegna. Alla fine poca sostanza ma da soli era veramente dura anche per un Maradona.

KLOSE: 5
lasciato solo lì davanti contro i migliori difensori d'Italia e tra i migliori in Europa era dura. In qualche caso se fosse stato un pò più lucido avrebbe concretizzato di più. Si rifarà.

PETKOVIC: 5
stimo moltissimo la classe di questo allenatore. Pacato e mai banale. Ieri ha forse sopravvalutato la forza della Lazio e sottovalutato la forza della Juve. Questo mi sembra il suo errore principale. Poi forse poteva giocare con 2 punte e osare di più. Ma con il senno di poi siamo tutti bravi.

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