Non staremo a stracciarci le vesti perchè questo è successo. Dopo 9 anni di scudetti consecutivi, il decimo non arriverà. Se fino ad ieri c'era un flebile, debolissimo lumicino acceso che continuava a bruciare, oggi ci ritroviamo con lo sguardo già proiettato per una nuova ripartenza.
Quello che preoccupa è che l'anno non è andato bene (Champions svanita ancora una volta uscendo con una squadra sulla carta decisamente meno titolata, frutto di un approccio alla doppia sfida un'altra volta non all'altezza e Campionato perso) ma corriamo il rischio che vada peggio. E corriamo il rischio che sia un disastro.
Disastro che si materializzerebbe nel caso in cui la Vecchia Signora non riuscisse a qualificarsi per la prossima Champions League. Evento fino a ieri appena accennato, evento oggi tutt'altro che remoto.
Perchè ancora una volta la squadra ha mostrato dei limiti spaventosi in fatto di compattezza e di fluidità di gioco. Una partita storta capita e non è da farne un dramma, ma la Juventus quest'anno è assolutamente assodato abbia delle carenze strutturali enormi (responsabilità di chi ha costruito la squadra o meglio de-costruito) unite ad un approccio mentale e agonistico alla partita da squadra di media classifica.
Ed è questo ultimo punto che forse fa più male. Si può perdere, ma dando l'idea di essere una squadra, di metterci cuore, di far vibrare il tifoso di ardore almeno per qualche minuto.
Questo invece non c'è. L'evidenza è che la squadra è al disarmo. Si vede ormai lontano un miglio che non ci sono motivazioni convinte ma solo motivazioni imposte dalla situazione e dai contratti. Si gioca e ci si impegna ma manca quel "plus", quel qualcosa in più che parte da dentro, da delle motivazioni interiori. Sono troppi i giocatori in condizioni psico-fisiche precarie.
Pirlo.... Pirlo ha fatto il suo. Io mi aspettavo qualcosa in più, devo essere onesto. Mi aspettavo una squadra più compatta, soprattutto a centrocampo. Mi aspettavo una squadra che avesse più soluzioni di gioco. Non me lo aspettavo a settembre o ottobre ma ad aprile mi aspettavo di vedere qualche trama, qualche processo di gioco assimilato dai giocatori.
E' evidente che la squadra non li ha. I giocatori non giocano quasi mai a 1 tocco. Se non quando c'è lo scolastico scarico per alleggerire il portatore di palla. Porto il pallone, vedo il compagno libero che mi viene incontro, do la palla e il mio compagno, di prima, restituisce la palla addosso. "Scarico". Serve per movimentare il gioco mentre la squadra prepara qualche soluzione improvvisa in cui qualcuno si smarca o si butta nello spazio.
Ed è proprio questo che manca. Non ci sono giocatori che si buttano negli spazi. Non ci sono passaggi rapidi da una zona del campo all'altra. E soprattutto non ci sono aperture. Cosa è una apertura? Una apertura è un improvviso cambio di gioco che porta il pallone con un lancio da una parte del campo ad un'altra decisamente lontana. Si sta palleggiando sul lato destro del campo? Una apertura porta il pallone da li alla parte opposta, dove si troverà l'esterno sinistro completamente libero. Con un solo lancio.
La Juventus non lo fa mai. I suoi centrocampisti hanno dei limiti in questi senso pazzeschi e questo è uno dei grandi problemi della squadra. Non c'è profondità. Ci sono solo due direttrici: una che passa dal dare la palla a destra a Cuadrado che se salta l'uomo (e lo fa) fa un cross in mezzo all'area. E l'latra direttrice passa da Chiesa che prova a buttarsi negli spazi con il suo vigore agonistico.
Però non abbiamo il centroavanti adatto per ricevere i cross alti. E spesso giochiamo senza nessuno che occupi l'area.
Difetti di creazione della squadra. Talmente evidenti che non si capisce come dirigenti di quel livello possano aver fatto degli errori.
La chiudiamo qui. Senza analizzare altro. Questo è più che sufficiente.
Fine.
Che già sono disastrate da una gestione amministrativa non all'altezza da parte di Paratici. Che va assolutamente epurato perchè la sua gestione è palese faccia acqua da tutte le parti. I trofei e le vittorie sono arrivate per inerzia. Perchè la squadra veniva da un impianto prima mentale e poi agonistico forte. Un patrimonio che è stato sperperato.