venerdì 20 settembre 2013

Le notti di Antonio Conte

Noi non siamo dei sostenitori di mettere un professionista sulla graticola.
E' un atteggiamento che non condividiamo.
Lo fanno praticamente sempre i giornalisti perchè loro vivono spesso di questo. Vivono di contrasti. Reali quando ci sono (poche volte). Creati quando non ci sono (quasi sempre).

E quando parliamo di professionisti, intendiamo qualunque persona che svolga una professione, un lavoro, un ruolo.
Tutti noi commettiamo degli errori.
Fa parte dell'attività. Quindi si può discutere delle scelte e dell'attività di qualcuno. Ma senza ergersi a giudici duri e puri di nessuno.
Mi sembrava una premessa doverosa.

Detto questo, siamo in un blog di un tifoso di calcio. E la squadra tifata è (ma va?) la Juventus.
Credo che quasi qualunque tifoso juventino abbia percepito da qualche tempo a questa parte un vago senso di inquietudine che non sa però esattamente da dove arrivi.
Ieri ci ho pensato e credo di avere dei pensieri che spieghino questo fenomeno. E sono riconducibili al nostro amato allenatore ed ex capitano, mister Antonio Conte.

La Juventus ha vinto gli ultimi 2 scudetti, battendo record e stabilendo nuovi standard per il calcio italiano. Giocando bene e riportando in alto l'orgoglio di chi segue la Vecchia Signora da anni. E' tornata in Europa dalla porta principale facendo ottime figure con squadre come il Chelsea e arrivando fino ai quarti, battuta dalla corazzata tedesca del Bayern di Monaco che, mica a sorpresa, andrà poi a vincere la Champions.
Chi può onestamente dire che tutto ciò non sia un risultato straordinario?
La nuova stagione inizia con una squadra oggettivamente rafforzata rispetto agli anni scorsi con innesti di assoluta qualità (anche internazionale) e praticamente nessuna cessione dei protagonisti di questi ultimi 2 esaltanti anni (Vidal, Pogba, Pirlo, Vucinic, Marchisio, etc....).
Si mette in bacheca un altro trofeo e il campionato mostra subito che la Juve è già lì per rivendicare il terzo scudo.

Eppure una sorta di inquietudine disturba la serenità del tifoso juventino.
Quale è la causa?

La causa sono le notti insonni di Antonio Conte.

Antonio Conte è stato uno degli artefici della rinascita e ascesa di questa squadra. Ha stabilito una leadership salda, ha stabilito le mete e tenuto il timone attraverso le tempeste. Nessuno si sogna di negare ciò.
Che Antonio Conte sia stato l'unico artefice di questi 2 anni di successo è palesemente ingeneroso verso tutti coloro che hanno contribuito. In primis i giocatori, che sono stati fantastici.
Una squadra non si chiama così a caso. Una squadra si chiama squadra perchè opera come una squadra. Ovvero un gruppo di persone con diversi ruoli e mansioni che lavorano spalla a spalla in direzione di un obiettivo comune. Si lotta contro chi sta fuori la squadra e mai contro qualcuno dentro la squadra.
Che sarebbe successo in questi 2 anni se non ci fosse stato, che so, un Pirlo, un Barzagli, un Del Piero (ricordate il suo ultimo anno) a togliere qualche volta le castagne dal fuoco? Che sarebbe successo se in porta non ci fosse stato un super Buffon o se la società non avesse lavorato con la professionalità e concretezza che l'ha distinta?
Sicuri che la Juventus sarebbe stata la stessa senza la figura di un Nedved (secondo me importantissimo) o di un Andrea Agnelli che finalmente da uno spessore alla figura del presidente come ai tempi di Boniperti?

Società, giocatori e allenatore (con il suo staff) si sono alleati per raggiungere certi risultati.
Laddove un allenatore fallisce non è solo responsabilità dell'allenatore. Rafa Benitez è forse l'ultimo recente esempio di ciò. All'Inter uno sfigato musone un pò fantozziano. Al Napoli un vincente, stratega di spessore europeo. Mi sembra tutto distorto.

Conte è bravo, è vincente, è ambizioso. Punta a diventare un allenatore di fama europea. Lo si capisce. Secondo me osserva il percorso dei vari Ancelotti, Mancini o Capello. Vuole vincere e vuole farlo qui e li. Possibilmente anche al di là delle Alpi.
Conte è un fattore chiave della Juve di ieri e di oggi.
Ma non sta dormendo bene.
E' vagamente nervoso.
Lo sfogo sulle vendite di Matri e di Giaccherini sono state improprie. Non se ne capisce il senso. Sono stati 2 giocatori importanti e io il Giak non lo avrei venduto. E forse potrebbe anche essere che la Juve con Tevez+Llorente+Ogbonna sia meno forte di quella dell'anno scorso con il Giak e Matri.
Ma se anche così fosse?
A quale scopo mettere le mani avanti? Qualcuno ha parlato di uno sfogo.
Ma secondo me un allenatore a quei livelli non può permettersi di sfogarsi. Può essere vero e diretto, schietto e caustico ma sfogarsi è l'azione di ammettere di essere in una situazione di difficoltà. E se non possiamo fare altro, allora ci sfoghiamo........ Anche nella vita.

A meno che, non fosse un modo per mandare un messaggio a qualcuno. A chi? Alla società? Ai giocatori? Forse ad entrambi.
In questi giorni, dopo la brutta prestazione (ho letto che la Juve ha giocato nonostante tutto bene martedi in quel di Copenaghen, tirando al bersaglio con la squadra avversaria...... mi spiace, è stata una partita giocata male. Punto!) della prima di Champions, che ha sancito l'ennesima esclusione dell'attaccante spagnolo Llorente, si vocifera di tensioni fra Conte e la dirigenza, Marotta in primis.
Qualcuno parla del fatto che Conte non straveda per lo spagnolo e che il suo acquisto sia stato un pò imposto a lui per fattori economici. Discorsi che all'allenatore pugliese paiono non piacere. 
MAROTTA: "Oh, Antò...... Beccati sto Llorente. E' un attaccante, è a costo zero, e così hai il tuo top player in attacco e la smetti di rompere i maroni".
CONTE: "Marotta, che mi combini? Qui altri allenatori sguazzano nell'abbondanza. Guarda il Carletto di Madrid: ha CR7, Benzema, Di Maria, Isco, Bale e chi più ne ha ne metta. Come faccio io a diventare il più grande allenatore d'Europa se mi date delle mezze cartucce. Non siete neppure riusciti a comprare Higuain che se l'è preso quel trombone di De Laurentis. Come faccio a vincere la Champions qui così? Scordatevi che sia possibile....." 

Forse non è così. Forse è così.
Sta di fatto che l'ultima partita (ho dato 4,5 come voto a Conte) è stata un susseguirsi di errori. Errori propriamente tecnici dell'allenatore. Sviste dovute al nervosismo? Autolesionismo?
Un modo per creare motivi di dissenso che giustifichino una possibile dipartita alla fine del campionato?

Io spero che Conte rimanga alla Juve e crei un ciclo vincente per anni. Come Fergusson, come il vecchio Trapattoni, come Lippi. Non si può tornare a dominare in Europa in 1-2 senza soldi. E onestamente mi piace più la strada della Juve che la strada del PSG o del Monaco. Anche perchè voglio vedere se arrivano alla fine della Champions. Dubito. E delle 2, solo 1 vincerà il campionato. E mi immagino il PSG se non vince nè campionato nè coppa cosa succede.

Vedremo se Conte comprende che qualcosa nel suo atteggiamento e nei suoi schieramenti tattici cambierà. I risultati alla fine dicono chi ha ragione. Per ora Conte ha ancora e pesantemente ragione.
Speriamo continui.
Forza Juve.

1 commento:

  1. quoto tutto l'articolo aggiungendo che conte (siccome spesso ricorda a tutti dov'era la Juve prima che arrivasse lui..) dovrebbe ricordare chi allenava prima di venire a Torino...per cui una buona dose di umiltà (che a lui appartiene poco) non farebbe male, né a lui, né tantomeno alla squadra, a mio avviso un pò imborghesita!!!

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