sabato 30 gennaio 2021

Ritorna il campionato, un esame tattico della partica con la Sampdoria

Torna il campionato (dopo il superamento del turno di coppa Italia) e parte il girone di ritorno.

Il girone d'andata è stato, come mai è successo nel recente passato della Juventus in campionato, pieno di alti e bassi.

Si sono persi punti importanti con le piccole (Benevento e Crotone da sole sono 4 punti persi) e ci sono state degli scivoloni. Quello con l'Inter ci sta come punteggio (2:0 per i neroazzurri) ma non come prestazione.
La sconfitta con la Fiorentina, invece non ci sta per la differenza di qualità e blasone delle due squadre).

Il tema tattico di oggi (esaminato anche da un articolo della Gazzetta dello Sport) è se anche la Sampdoria cercherà di abbassarsi per aspettare compatta davanti alla propria difesa la Vecchia Signora.

In effetti non è un tema nuovo. Da sempre le piccole squadre, consapevoli della loro inferiorità tecnica o agonistica, si presentano al cospetto dei più forti con un atteggiamento volto alla difesa del fortino.

Mi ricordo di aver giocato in squadre che andavano a giocare sul campo delle PIU' FORTI. In genere l'allenatore dava disposizioni di come difendersi. Quella era la tattica. Si puntava a non perdere, a finire la partita con un pareggio e al limite a provare il colpo di fortuna con quello che un tempo veniva chiamato "contropiede" mentre adesso si chiama, in modo molto più chic, ripartenza.

La domanda è quindi: come si affronta una squadra che entra in campo per fare le barricate? Mi ha colpito il fatto che, secondo l'esame della Gazzetta, anche 2 formazioni non proprio di bassa classifica (Inter e Napoli) nei confronti contro la Juve, abbiano abbassato in modo innaturale il loro baricentro (ovvero il punto medio in cui si fanno la maggior parte delle giocate) rispetto alle altre partite.
Se la media era per l'Inter di 51,5 metri, contro la Juve è stata di 45,9 mentre se la media per il Napoli era di 53 metri, contro la Juve è stata di 45,3 metri.
Tanta roba.

Cosa significa questo? La Juve è talmente preponderante agonisticamente e fisicamente da schiacciare gli avversari nella loro area di rigore? No, non è una spiegazione soddisfacente.

E' più probabile che invece sia stata una vera strategia quella di abbassarsi.
1. per controbattere meglio, compattandosi le innegabili potenzialità offensive dei bianconeri e
2. per sfruttare, a campo aperto, le altrettante evidenti debolezze difensive della Juventus.

Stasera che partita sarà? Credo che con Cuadrado in campo a dare vivacità e imprevedibilità nell'uno contro uno da una parte e Chiesa dall'altra ci sia la possibilità di fornire situazioni di gioco favorevoli per i due attaccanti. Morata e Ronaldo è evidente riempiano lo spazio d'attacco meglio di altre coppie.

Al momento sono la migliore soluzione perchè si integrano perfettamente, essendo Morata un attaccante più puro di un Dybala (anche se faremo un post su di lui presto) o di un Kulusevski.

Inoltre la presenza di McKennie mi conforta per la possibilità che l'attacco non sia staticamente lasciando solo sulle spalle di Alvaro e Cristiano. L'americano ha i giusti tempi di inserimento e l'energia per spingere ma anche recuperare. Un portatore d'acqua di sufficiente qualità e ordine per far quadrare il cerchio e portare quell'equilibrio necessario.

Se giocheranno (come pare) Arthur, Betancur e McKennie, penso si possa al momento schierare il miglior centrocampo possibile con un mix equilibrato di tecnica, fraseggio, interdizione, inserimenti e pressing.

Penso quindi che oggi sia una buona partita per avere la conferma che la squadra è diretta verso la piena consapevolezza dei suoi pregi e qualità e che possa imparare a gestire meglio e con continuità le varie fasi della partita e quindi del campionato.

La strada per risalire è dura ma se oggi vinciamo, dando continuità, se recuperiamo i 3 punti con il Napoli e se battiamo alle semifinali l'Inter per mostrare che la partita di Milano in campionato è stata uno scivolone superabile.... beh, allora sarà meno dura e il decimo scudetto non così impossibile.

Ma un passo alla volta.

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